La chirurgia robotica sta emergendo come una delle innovazioni più significative nel campo della chirurgia mini-invasiva, con applicazioni che spaziano in numerose patologie urologiche. Durante il 98esimo congresso della Società Italiana di Urologia, tenutosi nel 2025, il dottor Vincenzo Ficarra, consigliere nazionale della SIU, ha messo in luce alcuni aspetti cruciali di questa pratica.
Vantaggi della chirurgia robotica
Il dottor Ficarra ha sottolineato come la chirurgia robotica non solo rappresenti un progresso tecnologico, ma possa anche portare a notevoli vantaggi per i pazienti. Tra questi, la riduzione dei tempi di degenza ospedaliera è uno degli aspetti più significativi. Grazie alla precisione degli strumenti robotici, è possibile eseguire interventi con minori traumi per il paziente, il che si traduce in un recupero più rapido e in una minore necessità di cure post-operatorie. Questo non solo migliora l’esperienza del paziente, ma può anche ridurre i costi indiretti associati alla gestione ospedaliera.
Il costo della chirurgia robotica
Nonostante i vantaggi, il costo della chirurgia robotica è spesso citato come un ostacolo alla sua diffusione. Ficarra ha riconosciuto che, in linea teorica, le spese per l’acquisto e il mantenimento dei sistemi robotici possono risultare più elevate rispetto alla chirurgia tradizionale “open”. Tuttavia, ha anche evidenziato che le evidenze suggeriscono come, nel lungo termine, la chirurgia robotica possa rivelarsi più economica per il sistema sanitario. La combinazione di minori degenze e una riduzione dei costi indiretti potrebbe rendere questo approccio più sostenibile e accessibile.
Prospettive future della chirurgia urologica
Il futuro della chirurgia urologica sembra promettente grazie all’adozione della tecnologia robotica. Il dottor Ficarra ha esortato i colleghi a considerare non solo i costi iniziali, ma anche i benefici a lungo termine per i pazienti e per il sistema sanitario. La crescente esperienza e l’innovazione nel settore potrebbero portare a un aumento dell’efficacia degli interventi e a una riduzione delle complicazioni. Con il progredire della tecnologia e l’ottimizzazione dei processi, la chirurgia robotica potrebbe diventare un elemento fondamentale nella pratica urologica, migliorando ulteriormente gli esiti per i pazienti e la sostenibilità economica per le strutture sanitarie.
Il congresso ha rappresentato un’importante occasione di confronto per i professionisti del settore, evidenziando come la chirurgia robotica possa essere una chiave per affrontare le sfide della medicina moderna.

La chirurgia robotica si sta affermando come innovazione chiave nella chirurgia mini-invasiva, in particolare per patologie urologiche. Durante il 98esimo congresso della Società Italiana di Urologia nel 2025, il dottor Vincenzo Ficarra ha evidenziato i vantaggi di questa pratica, tra cui la riduzione dei tempi di degenza ospedaliera e un recupero più rapido grazie alla precisione degli strumenti robotici. Tuttavia, il costo iniziale elevato rappresenta una sfida alla diffusione di questa tecnologia. Nonostante ciò, Ficarra ha sottolineato che, nel lungo termine, i costi complessivi potrebbero risultare più contenuti, grazie a una diminuzione delle spese per cure post-operatorie. Il futuro della chirurgia urologica appare promettente, con l’adozione crescente della tecnologia robotica in grado di migliorare gli esiti per i pazienti e favorire la sostenibilità economica delle strutture sanitarie. Il congresso ha offerto un’importante opportunità di confronto su queste tematiche.
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