Il settore della ristorazione sta vivendo una significativa metamorfosi, con le nuove generazioni che mostrano un approccio più consapevole e responsabile nei confronti del consumo di alcolici. I vini, in particolare, si stanno orientando verso una maggiore freschezza e un carattere distintivo. In questo contesto si è svolto il Wine Club Partesa 2025, che ha avuto luogo il 15 gennaio presso il Convento dei Neveri di Bariano, situato nella provincia di Bergamo. L’evento ha visto la partecipazione di oltre cinquanta cantine, sia italiane che straniere, che hanno interagito con sommelier, giornalisti e professionisti del settore Horeca, discutendo le future tendenze del comparto enologico, dall’eccellenza produttiva a nuovi percorsi formativi e modalità di consumo.
Un viaggio tra i territori vinicoli
La manifestazione organizzata da Partesa ha messo in luce la ricchezza del patrimonio vitivinicolo italiano, includendo una gamma di vini che spazia dal Piemonte alla Sicilia. Tra le cantine presenti, si sono distinte realtà come Merotto, San Salvatore 1988, Francesco Bellei, Tenuta Montauto, Ca’ Rugate e Piantate Lunghe, accompagnate da prestigiose etichette internazionali come Drappier, Silver Oak, Château de Fargues, Diebolt-Vallois e Domäne Wachau. Le masterclass condotte da Eros Teboni e Alessandro Rossi hanno riscosso un grande successo, guidando i partecipanti alla scoperta di annate storiche e approfondendo il legame tra terroir, tempo e dynamiche di mercato che influenzano le bottiglie di pregio.
Strategie per un mercato in cambiamento
«Il 2025 ha portato con sé sfide significative, caratterizzate da un’evoluzione continua delle abitudini di consumo, un processo che si prevede continuerà anche negli anni futuri», ha affermato Andrea Grimandi, Amministratore Delegato di Partesa. «In questo contesto, la nostra forza risiede nella capacità di adattamento, mantenendo una presenza costante e attenta al mercato, grazie al nostro personale e a iniziative come questa. Stiamo iniziando a percepire segnali di ripresa: il mercato sta recuperando equilibrio e i consumatori stanno attribuendo sempre più valore all’esperienza, alla qualità e all’identità dei prodotti. Partesa è e rimarrà al fianco di produttori, operatori e clienti, evolvendo modelli e formati per anticipare i cambiamenti e supportare la creazione di valore lungo la filiera. Il comparto enologico è centrale nella nostra strategia e continueremo a investire in formazione, innovazione, servizi e momenti di incontro significativi come questo».
Un consumo più autentico e responsabile
«Il settore vinicolo sta attraversando una fase di trasformazione che richiede lucidità e apertura», ha dichiarato Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa. «I consumatori oggi cercano vini più autentici, trasparenti e sostenibili, con profili freschi e una gradazione più moderata. Questo cambiamento è il risultato non solo di preferenze di gusto, ma anche di una nuova consapevolezza culturale: si beve meno, ma con maggiore qualità. La ristorazione ha un ruolo cruciale in questa evoluzione, poiché è nei ristoranti che si forma la cultura del vino, grazie a carte più ragionate e inclusive che attraggono anche le nuove generazioni. Con Partesa desideriamo accompagnare questo processo, fornendo ai professionisti del settore strumenti, formazione e un portafoglio che rappresenti il vino come valore, non solo come prodotto».
Il Wine Club si conferma un’importante piattaforma per lo scambio di idee e la costruzione di relazioni professionali, fungendo da punto di incontro tra produttori e operatori del settore. La qualità si traduce in una visione condivisa per il futuro del vino, con un’attenzione crescente alla sostenibilità, alla consapevolezza e alle persone.
Il settore della ristorazione sta affrontando una trasformazione significativa, con le nuove generazioni che preferiscono un consumo di alcolici più consapevole. Un esempio è il Wine Club Partesa 2025, svoltosi il 15 gennaio a Bariano, che ha riunito oltre cinquanta cantine italiane e internazionali. L’evento ha messo in risalto l’autenticità e freschezza dei vini, con masterclass che hanno esplorato annate storiche e il rapporto tra terroir e mercato. Andrea Grimandi, CEO di Partesa, ha evidenziato l’importanza di adattarsi ai cambiamenti delle abitudini di consumo, puntando su qualità ed esperienza. Alessandro Rossi, National Category Manager Wine, ha aggiunto che i consumatori cercano vini sostenibili con profili freschi e moderate gradazioni. La ristorazione gioca un ruolo cruciale in questa evoluzione, creando una cultura del vino più inclusiva e attenta alla sostenibilità. Il Wine Club si conferma un’importante piattaforma per connessioni e scambi professionali.
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